Turismo: nel 2009 il turismo maceratese a "resistito" alla crisi
Il
settore turistico della provincia di Macerata nel 2009 ha
fatto registrare un incremento, rispetto al 2007 e al 2008,
nei mesi di maggio, giugno, luglio ed agosto; è risultato
sostanzialmente stazionario da gennaio ad aprile mentre
netta è risultata la flessione da settembre a dicembre.
Questo in sintesi il giudizio complessivo che emerge
dall’indagine condotta dall’Isnart (Istituto nazionale
ricerche turistiche) nell’ambito dell’attività
dell’Osservatorio turistico promosso da Provincia e Camera
di commercio di Macerata. I risultati dell’indagine sono
stati resi noti questa mattina dalla dott.ssa Maria Flavia
Coccia dell’Isnart, nel corso di una conferenza stampa
tenuta nella sala consiliare della Provincia con
l’intervento del presidente della Provincia Franco Capponi,
del vice presidente della Camera di commercio Mario Volpini.
Confrontando i dati provinciali con quelli regionali e nazionali si evidenzia che soltanto nei mesi di maggio e agosto 2009 l’andamento stagionale dell’occupazione presenta valori superiori alle Marche e all’Italia mentre in tutti gli altri mesi sono nettamente inferiori. La percentuale dei posti letto venduti in provincia è risultata pari al 46,3% in maggio, al 43,9% in giugno, al 60,1% in luglio e al 76,7% in agosto mentre negli altri mesi è oscillata tra il 34,5% di settembre e il 22,9% di dicembre. Il che la dice lunga sulla redditività delle imprese ricettive tenuto conto che per cominciare ad avere degli utili un albergo dovrebbe avere – come ha sottolineato la dott.ssa Coccia – almeno il 40/50% di camere vendute. I posti letto occupati da gennaio a novembre 2009 sono risultati pari al 49,2% al mare (nel 2009 la stagione si è prolungata fino ad ottobre), al 16,3% nei centri minori, al 13,7% in montagna, all’8,2% in città, al 6,5% in campagna, e al 6,1% alle terme. E’ da tenere presente però che quando si parla del mare non si tratta soltanto di turismo estivo ma soprattutto di turismo business, cioè legato al flusso di operatori commerciali, imprenditori ecc. Pertanto il prodotto turistico più importante è il mare. La città e i centri minori sono preferiti dai turisti in autunno. Nel 2009 hanno avuto una buona performance i campeggi e i villeggi che avendo iniziato la stagione a maggio hanno ottenuto in percentuale 39 punti in più rispetto al 2008.
Le
strutture extralberghiere della città tangono tutto l’anno
mentre quelle del mare e della montagna sono scelte per i
soggiorni estivi. Bassissima la percentuale delle imprese
con codice di condotta formalizzato verso dipendenti e
azionisti mentre si curano di più, rispetto al dato
nazionale e regionale, le strategie nei confronti della
comunità in cui si opera e verso i fornitori. Scarsa
l’attenzione agli aspetti legati all’ambiente che non è
ancora diffusa tra gli operatori della provincia.
Soprattutto è stato posto in evidenza il grave ritardo degli
operatori turistici di usufruire di internet per farsi
conoscere. Da un sondaggio dell’Isnart tra buyers e turisti
di tutte le nazioni è emerso che il 46,9% non conosce le
nostre località, il 38,3% è disinteressato e solo il 14,8%
dice che in futuro farà un viaggio ma non il prossimo anno.
“Considerando la crisi economica generale che ha colpito tutti i Paesi industrializzati – ha detto il presidente Franco Capponi - dobbiamo essere sostanzialmente soddisfatti di coma è andato il turismo nel 2009 sul nostro territorio. Il 2009 è stato un anno di ‘restistenza’ e dobbiamo lavorare affinché il 2010 sia un anno di ripresa”.
L’anno appena terminato, infatti, come ricordato dalla rappresentante dell’Isnart, ha subito un calo vistoso nel il turismo cosiddetto di “massa”, mentre il turismo più “sofisticato” o di nicchia, quello interessato a località nuove e poco conosciute, si è mantenuto sui livelli consueti e ciò ha avvantaggiato territori come il maceratese. Volpiti ha sostenuto che occorre puntare sulla qualità, sviluppando l’incoming e incentivando gli albergatori ad utilizzare i servizi offerti dalla grande intermediazione. Capponi ha concluso sostenendo che occorre spronare gli operatori turistici a lavorare sull’innovazione, mentre da parte della Provincia – pur con le scarse risorse - è stato avviato un necessario lavoro di comunicazione per far conoscere il nostro territorio in Italia e all’estero