"Recanati a Sinistra appoggia il referendum per l'acqua bene pubblico"


 COMUNICATO  STAMPA

 "Recanati a Sinistra appoggia il Comitato Beni Comuni e i referendum per l’acqua bene pubblico”

Recanati a Sinistra appoggia il Comitato Beni Comuni di Recanati e sostiene la campagna referendaria “L’acqua non si vende” promossa dal “Forum Italiano dei movimenti per l’acqua”.

L’istituto referendario, spesso svilito e abusato, torna ad essere un importante strumento di democrazia diretta. I cittadini devono avere la possibilità di difendere l’acqua come bene comune e diritto umano universale, del quale nessuno può appropriarsi per ricavarne profitti. Il Governo Berlusconi – Lega Nord ha consegnato l’acqua ai privati e alle multinazionali. Si può ancora impedirlo, eliminando quelle norme e restituendo questo bene ad una gestione collettiva e democratica, per garantirne l’accesso a tutti, per tutelarlo come bene comune e conservarlo per le future generazioni.

I quesiti referendari intendono fermare la privatizzazione dell’acqua, abrogando la norma del Governo Berlusconi che impone la gestione del servizio idrico mediante affidamento a privati o a società miste di cui il privato detenga una quota crescente del pacchetto azionario, dal 40% entro il 2011 fino al 70% entro il 2015.

Si vuole poi aprire la strada alla ripubblicizzazione dell’acqua e sancire che sull’acqua non si fanno profitti, eliminando le norme del “Codice dell’ambiente” del 2006 che individuano nella SpA l’unica modalità di gestione del servizio idrico e consentono al gestore di ottenere profitti garantiti, mediante aumenti di tariffe non collegati a investimenti per il miglioramento del servizio. Una vittoria del referendum renderebbe di nuovo possibile il ricorso ad Aziende speciali (le vecchie AST) o a enti di diritto pubblico. Invitiamo quindi i cittadini recanatesi a sostenere la campagna referendaria.

Il Comitato Beni Comuni promuove anche una petizione popolare per l’inserimento nello Statuto Comunale di un articolo che dichiari l’acqua “bene privo di rilevanza economica”: si tratterebbe di un passaggio fondamentale per contrastare l’attuazione della legge voluta dal Governo. E’ probabile che si incontrerà l’opposizione del centrodestra locale, convinto sostenitore della privatizzazione dell’acqua: solo una forte mobilitazione popolare potrà permettere l’approvazione di questa modifica statutaria.

 

il coordinamento di

                                                                          Recanati a SINISTRA

 


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