Nei giorni scorsi una delegazione del Comune di Recanati, composta dal presidente del Consiglio Comunale, Massimiliano Grufi e dai consiglieri, Massimiliano Politi e Maurizio Paletti, ha rappresentato la città alle celebrazioni ufficiali delle giornate del 1848 di Blaj, città gemellata con Recanati.
I moti rivoluzionari del 1848, infatti, dalla Francia si propagarono in tutta Europa ed anche in Italia.
Per la Romania in particolare quei moti costituirono un tentativo di raggiungere un’unità nazionale sfuggendo al dominio dell’impero asburgico. Quelle battaglie videro nel territorio della Transilvania, e proprio nella città della cultura Blaj, la loro origine. Sebbene quel tentativo fallì, il desiderio tra la popolazione di unificare il paese fu sempre più grande, determinando le successive battaglie e l’unione della “grande Romania” nel 1918.
“Un percorso comune - afferma il presidente Massimiliano Grufi - con quello italiano che vide nei moti del nord e nell’opera di Giuseppe Garibaldi le azioni rivoluzionarie in grado di unificare nel 1861 il nostro paese. Da quell’unione, dopo la prima guerra mondiale, la triste vicenda del ventennio fascista e l’epilogo della seconda guerra mondiale, il paese trovò la forza di rialzarsi dandosi delle regole democratiche, dapprima attraverso il voto, i cittadini con il referendum del 1946 scelsero per l’Italia la forma di stato repubblicana, successivamente attraverso l’assemblea costituente che elaborò la costituzione, prima fonte del diritto dell’ordinamento giuridico italiano.
Questa analogia - conclude Grufi - è ancora più forte per le comuni radici latino-romane delle città gemellate, per il sentimento religioso dalle comuni radici cristiane, per la poesia romantica di Eminescu e Leopardi, ma anche per la comune appartenenza alla Unione Europea”.
Questi gli elementi alla base delle iniziative svoltesi a Blaj nei giorni scorsi, alla presenza di altre delegazioni del Belgio, della Svizzera e della Repubblica Moldova.
Nell’arco della cerimonia ufficiale, il sindaco della città di Blaj, Gheorghe Valentin Rotar, sottolineando l’importanza del rapporto tra le due città di matrice latina, ha inteso consegnare al presidente Grufi un diploma con il conferimento della cittadinanza onoraria al sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo.
Un rapporto, quello tra le due città, sempre più sentito che coinvolgerà, giorno dopo giorno, la cittadinanza delle rispettive comunità. Il Comune di Recanati ed in particolare l’assessore alle culture, Andrea Marinelli, ha voluto costituire un apposito comitato per i gemellaggi, atto approvato dal Consiglio Comunale, perché le attività ed i progetti ideati potessero rispondere alle diverse esigenze del territorio.
La presenza dei consiglieri è testimonianza di una condivisione comune del progetto e della vicinanza dell’intera comunità recanatese alla città rumena. Un rapporto nato nel 2003 tra le precedenti amministrazioni, ma formalizzato solo oggi, quando alla fine del 2009 il sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo si è recato a Blaj per la firma degli atti del gemellaggio. Ora saranno i fratelli rumeni a venire in Italia e l’amministrazione comunale, come tutta la comunità recanatese, è impegnata a riceverli nel modo migliore possibile, ricambiando quella ospitalità unica che i rumeni hanno saputo offrire.
Con atteggiamento positivo verso ogni forma di confronto il presidente Massimiliano Grufi afferma: “Conoscendoci meglio potremo affrontare problemi comuni, cercare soluzioni appropriate alle questioni di carattere amministrativo che le singole città sono chiamate a risolvere, evidenziando le affinità delle nostre culture ed arricchendoci gli uni e gli altri delle rispettive caratteristiche”.
Dunque, Norok!