- COMUNICATO STAMPA -
Nota del Comune
Padre Clemente Benedettucci,l'illustre personaggio recanatese, viene ricordato dall'Amministrazione Comunale nel 160° anniversario della nascita (04 Luglio 1850 - 04 Luglio 2010) con l'allestimento presso la Biblioteca Comunale di una piccola mostra fotografica e con notizie che riguardano la lunga vita del sacerdote filippino.
Padre Clemente,va celebrato soprattutto per la sua dedizione ai giovani e per l'immenso patrimonio culturale che ci ha lasciato,opere e materiale letterario,storico e artistico,che per sua volontà resta ancora oggi a disposizione di studenti e ricercatori.
La Biblioteca Comunale resterà aperta nel periodo estivo (Luglio e Agosto) tutte le mattine,dal Lunedì al Sabato, dalle ore 09,00 alle ore 13,00.
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Clemente Benedettucci nacque a Montelupone il 4 Luglio 1850 alle ore 22,00 nella villa di proprietà del Cav. Ignazio Garulli di Recanati dove suo padre era amministratore.
Figlio di Nicola (06.06.1816) e Baiocco Maria (30.06.1808) ebbe una sorella da lui amatissima,Anna nata a Montelupone il 19 Febbraio 1852.
Frequentò fanciullo le scuole comunali e,riconosciute le sue spiccate capacità di memoria e di intelligenza venne mandato dal 1860 al 1869 al nobile e rinomato collegio Campana di Osimo per gli studi classici e per la formazione religiosa.
Durante gli studi,il padre inviava al figlio lunghe lettere,raccomandando l'ubbidienza per gli insegnanti,la disciplina,lo studio;lo informava inoltre di tutto ciò che accadeva in famiglia. Queste lettere sono state conservate amorevolmente da Padre Clemente.
Terminata la frequenza nel collegio di Osimo,vista la predisposizione per lo studio delle leggi,si iscrisse all'Università di Macerata e conseguì la laurea in Giurisprudenza il 7 Agosto 1872 a soli 22 anni Clemente "fu proclamato Dottore con voti favorevoli,sessanta su sessanta,ossia a pieni voti assoluti".
L'avvocato Benedettucci svolse il suo tirocinio di procuratore a Macerata presso lo studio rinomato dell'avvocato Piccolini e visse le prime esperienze forensi con tanta passione e impegno. Alla sua giovane età,vinse una causa molto difficile e destò stupore e ammirazione dalla gente che lo fermava per strada complimentandosi con lui. Vi erano dunque buone prospettive per una carriera di avvocato,con possibilità di numerosi successi e gratificazioni.
All'età di 25 anni, però Clemente Benedettucci abbandonò la vita civile e,senza dare spiegazioni in merito,abbracciò la vita religiosa sacerdotale.
Studiò privatamente Teologia e fu ordinato sacerdote a Roma il 28 Gennaio 1877 dal cardinale Monaco La Valletta;venne poi accolto nella Congregazione Filippina di Recanati dal Padre Bianchi e divenne sacerdote filippino.
Tornò a Recanati. Celebrò la sua prima messa nella chiesetta di Sant'Anna il 2 Febbraio 1877 in presenza di parenti e amici con la solita riservatezza che lo hanno contraddistinto per tutta la vita;era il giorno della Candelora,festa della purificazione della Madonna.
Da ragazzo,aveva frequentato e simpatizzato con i Padri Filippini di Recanati e aveva apprezzato la loro opera e dedizione alla gente bisognosa;divenne dunque religioso filippino con il nome "Padre Clemente" ed entrò a far parte del mondo della Congregazione.
L'arrivo del nuovo sacerdote fu di stimolo per la comunità degli Oratoriani (religiosi che prendono esempio dagli insegnamenti di San Filippo Neri) tanto che nel 1880 venne ricostituita la casa dei Filippini che era stata soppressa nel 1863 dalle leggi del Regno d'Italia.
Tutte le mattine diceva la messa nella chiesa di San Filippo;fra i suoi chierichetti vi fu anche Beniamino Gigli che lo ricorderà con affetto molti anni dopo scrivendo in una lettera ..."mi é caro una volta ancora ricordare chi mosse i miei primi passi dell'adolescenza e di chi seguì con affetto paterno la mia ascesa artistica"... "Sempre con lo stesso devoto affetto e rispetto di come quando Vi servivo la S. Messa,rinnovo il mio sincero augurio perché Iddio Vi conservi ancora lunghi anni di vita serena e di pace".
Padre Clemente divenne Superiore dell'Oratorio Filippino di Recanati nel 1882 all'età di trentadue anni. Dedicò tutta la vita alla rinascita materiale e spirituale dell'Oratorio,grazie anche ai possedimenti che suo padre Nicola gli aveva lasciato in eredità. Il vescovo di Recanati e Loreto Aluigi Cossio scrisse."Ella,oltre tutti gli altri meriti,ha saputo salvare per Recanati la grande Istituzione dell'Oratorio di San Filippo Neri".
Nel 1911 acquistò inoltre la chiesa di Beato Placido e la casa annessa; restaurando la chiesa e creando un punto di ritrovo per i giovani che alternavano momenti di riflessione cristiana a momenti di gioco e divertimento.
Presente in Oratorio,rimaneva a disposizione dei ragazzi tutti i pomeriggi:i frequentatori erano giovani di tutte le classi sociali che trovavano in lui un vero maestro,colto e versatile per tutti gli studi.
Scrive di lui Don Cesare Fini : ..." Chi aveva bisogno di una informazione,un consiglio,una delucidazione scolastica,anche una lezione o scuola privata,tutto avevano in questo padre filippino. Anche qualche libro in prestito,ma per carità,guai a non riportarlo nel tempo fissato,perché Padre Clemente amava i libri come i giovani,amava la sua biblioteca come il suo oratorio,voleva bene a tutti e a tutto il sapere umano. Molti sono stati da lui beneficiati,assistiti, hanno potuto studiare,laurearsi,conseguire una carriera; e lo amavano,ricordavano,visitavano con tutta la riconoscenza i cari giovani dell'oratorio divenuti grandi,uomini maturi".
Passati i cinquant'anni Padre Clemente avvertì il bisogno di rimodernare e organizzare le attività dell'oratorio e si avvalse della collaborazione di un confratello più giovane, Ercole Salvatori, che portò delle novità fra i giovani:attività teatrali e rappresentazioni filodrammatiche,proiezioni cinematografiche delle pellicole,attività di educazione musicale,attività motorie con tanto di squadra di ginnasti.
Collaboratore di Padre Clemente presso l'oratorio filippino fu anche il sacerdote Don Igino Pesarini,rimasto nel cuore della gente per la sua disponibilità e dedizione per il prossimo. Morì molto giovane all'età di trentacinque anni , e padre Clemente scrisse di lui su "Il Casanostra" nel 1936.
Padre Benedettucci riscattò la chiesa di San Filippo dal Demanio dello Stato nel 1921 e acquistò nello stesso anno il confinante palazzo Melchiorri con il salone del palazzo Bambini del 1514,dove nel periodo dello Stato Pontificio il Governatore di Recanati teneva il suo tribunale. Nel 1930 fece costruire un edificio in aggiunta al palazzo acquistato (attiguo alla Porta S. Filippo) per la necessità di sistemare la propria biblioteca.
Venne stimato e apprezzato per le sue doti intellettive e culturali e per le sue opere di beneficenza:
-Nel 1898-1899 venne nominato Amministratore del Collegio Internazionale Filippino istituito a Perugina da Leone XIII
-Nel 1900 venne nominato Visitatore Apostolico per le case oratoriale dell'Umbria,Romagna ed Emilia
-Nel 1903 venne nominato Visitatore Apostolico di tutte le case filippine della provincia veneta e della casa di Gradoli nella provincia romana
-Nel 1906 venne mandato visitatore a Genova
-Nel 1920 venne mandato Visitatore Apostolico alle congregazioni filippine dell'Umbria,Sardegna e Malta
-Presiedette la Congregazione di Carità dal Febbraio 1883 all'Agosto 1890- dall'Aprile 1903 al Luglio 1910- dal Gennaio 1922 all'Ottobre 1923
-Nel 1923 donò due case e venne dato inizio alla sistemazione e ampliamento dell'Ospedale Civile
-Dal 1902 al 1914 fece parte del Consiglio e della Giunta Comunale
-Dal 1907 al 1910 fu Prosindaco
-Nel 1929 venne nominato con l'onorificenza di Cavaliere
Fu Presidente della Cassa di Risparmio e membro del Centro Studi Leopardiani;fu socio attivo della Deputazione di Storia Patria per le Marche e dell'Istituto Marchigiano di Scienze,Lettere ed Arti.
Il 4 Luglio del 1940,nel giorno del suo 90° compleanno,venne festeggiato dalla cittadinanza recanatese con una cerimonia solenne e gli venne consegnato il diploma di commendatore. Vi fu per l'occasione anche una pubblicazione ove,oltre ai più fervidi auguri,erano stati inviati elogi ed ammirazione per l'operato del sacerdote da parte di personalità dell'epoca,pervenuti da diverse località italiane (Milano,Genova,Roma,Bologna,Napoli,Ancona, Macerata,Montelupone,Recanati).
Padre Clemente per molti anni partecipò alla realizzazione della rivista recanatese "Il Casanostra" pubblicazione di storia e cultura locale.Per oltre sessant'anni ne é stato assiduo collaboratore,arricchendola con i suoi studi e aiutandola nei momenti di difficoltà economica.
"Il Casanostra" e la Biblioteca sono state le sue passioni;inoltre sono state numerose le pubblicazioni da lui edite.
Padre Clemente durante la sua lunga vita ha collezionato moltissimo materiale letterario,storico e artistico riguardante il poeta Giacomo Leopardi,la Santa Casa di Loreto,la storia di Recanati e del Piceno.
La Biblioteca Benedettucci é una delle migliori delle Marche,raccoglie circa 45.000 volumi,25 incunaboli,stampe rare e uniche,preziosi manoscritti:vi é la sezione dedicata a Loreto,Recanati,alle Marche,alla teologia, e vi é la sezione generica. La sezione leopardiana é stata trasferita al Centro Studi Leopardiani.
Tenne sempre aperta questa biblioteca agli studiosi;ricevette personalità illustri e ricercatori celebri,accolse sempre con gentilezza e cordialità gli invitati all'annuale convegno del 29 Giugno.
Morì il 13 Gennaio 1949 all'età di novantanove anni. Il rito funebre fu celebrato in forma privata e la comunicazione venne data alla fine della funzione;la notizia si diffuse velocemente e la salma fu accompagnata al cimitero da un mesto corteo di amici e conoscenti.
Dopo la morte di Benedettucci tanto materiale presente nella biblioteca venne distrutto,perso,sottratto per mancanza di controllo da parte dei responsabili.
Nel 1963 dopo lunghe trattative tra il Comune e la chiesa di S. Filippo,il Sindaco di Recanati Dr. Franco Foschi chiese al Consiglio Comunale l'approvazione dello schema di convenzione per la cessione in uso al Comune di Recanati della Biblioteca privata intitolata a P. Clemente Benedettucci. Nel 1964,dopo una ristrutturazione dei locali,la biblioteca Benedettucci divenne parte della Biblioteca Comunale (la convenzione é stata riconfermata anche se con modifica,in data 01.10.2007 e resterà in vigore fino al 31 Dicembre 2015).
Nella biblioteca non esisteva un catalogo generale,Padre Clemente conosceva uno ad uno i "suoi libri". Nel 1968 sotto la direzione della Soprintendenza Bibliografica di Bologna,venne iniziato il lavoro di compilazione del catalogo completo dei volumi,attività poi interrotta per mancanza di fondi. Grande quantità di carte é custodita in numerose buste che sono state numerate per la consultazione. Nella pubblicazione "Carte Recanatesi" del 1988,curata da Padre Floriano Grimaldi,vi é un elenco di queste buste con specificato il loro contenuto.
Attualmente la catalogazione delle opere presenti nella Biblioteca P. Clemente Benedettucci é stata ripresa ed é curata dalla Dott.ssa Denise Tanoni.
Ricercatori provenienti da tutta Italia e dall'estero vengono presso la Biblioteca Comunale di Recanati per poter consultare la documentazione ivi presente.
L'eredità che ci ha lasciato Padre Clemente,questo immenso e prezioso patrimonio da lui raccolto,é stato messo,come per sua precisa volontà, a disposizione di tutta la comunità ,degli studenti e dei ricercatori.