Ennesimo successo della poetessa recanatesi Onorina Lorenzetti
- COMUNICATO STAMPA -
Nota del Comune
Ennesimo successo della poetessa recanatese Onorina LORENZETTI che nel Concorso Nazionale di Poesia 2010 "Una Poesia per l'Infanzia" di Sant'Angelo in Pontano (Mc) si é classificata tra i primi dieci finalisti,con il 1° posto conseguito da Anna Maria Ragni di Osimo ed il 2° da Angela Catolfi di Treia,colleghe della poetessa recanatese nell'Associazione "Pił Voci... Nel Coro..."(nella foto con Onorina Lorenzetti al centro)
Onorina non é nuova a questi successi,nel suo "palmares" figurano quelli a "Histonium 2009" a Vasto (Ch) con la poesia "Io e la luna",un concorso molto importante a livello nazionale dove in passato sono stati iscritti nell'Albo d'Oro nomi illustri come Enzo Biagi,Arrigo Levi, il poeta Mario Luzi,la scrittrice Susanna Tamaro e la poetessa Alda Merini,tanto per citarne alcuni; la menzione speciale al premio nazionale a Levico Terme,protagonista alla Fiera di Civitanova Marche "Carta Canta" con l'11° volume della collana "Sguardi di donne"-,una raccolta di poesie-, ed il recente premio ottenuto a Roma al concorso "Alberoandronico" con la poesia "Tu".
Nata a Castelfidardo,Onorina fin da piccola si é trasferita a Recanati . Dal luogo leopardiano,crescendo all'ombra del grande Giacomo,ha assorbito la tristezza e la malinconia,ma anche la sensibilitą per la poesia. Conduce vita tranquilla,ha due figli e lavora da molti anni al Comune di Recanati. Si definisce persona romantica,ama la natura,la musica,il teatro,ama viaggiare,scoprire,conoscere,ama leggere ed appunto scrivere poesie esordendo nel 2004 con l'Associazione Culturale "Colle dell'Infinito" di Recanati e collaborando successivamente con "Pił Voci...Nel Coro..." di Porto Recanati. La poesia di Onorina é camminare nella luce e nella veritą nei propri ideali,un avanzare con il freddo delle ferite tra ricordi sommersi nel tempo e rimossi al tempo stesso,avanzare nel sole,alla ricerca della libertą come un'esplosione di vita interiore,per poi prendere coscienza che la sera riporta alla realtą e alla tristezza;ed ecco allora,raccogliere piccoli pezzi di luna,e provare a ricomporli per il giorno che verrą.