Articolo "Orizzonte Recanati"
Il gruppo “Orizzonte Recanati” rilascia il seguente comunicato.
Il mese di settembre segna in generale la ripresa dei lavori dopo la parentesi estiva, l’attività amministrativa nella nostra città nel suo complesso ed in particolare quella consiliare.
Mai come in questo momento il Paese sembra aver bisogno di un “nuovo inizio”, di un profondo cambiamento, di una inversione di tendenza, alla luce dello stato di profonda crisi istituzionale, politica e sociale in cui versa lo Stato per ragioni intrinseche ed estrinseche al medesimo tempo.
D’altra parte da qualche anno queste parole risuonano ridondanti negli articoli di stampa.
Quel richiamo alla moderazione, al confronto, alla dialettica tra le parti nel nome di un interesse superiore, peraltro quasi sempre disatteso, che proviene ogni tanto da alcune istituzioni, da ambiti del settore sociale, sindacale, imprenditoriale e comunque rappresentativo delle diverse istanze del Paese, diventa una esigenza che non può rimanere “eterna aspettativa”.
Anche nel contesto locale si auspica che i toni del confronto tra le forze politiche siano altri. Bisogna però riconoscere che perché ciò avvenga ognuno dovrebbe fare qualcosa e soprattutto dovrebbe “ontologicamente” cambiare il modo di interpretare il proprio ruolo politico ed amministrativo.
Il gruppo “Orizzonte Recanati” si chiede se ci potranno mai essere le condizioni per un vero dialogo tra le parti, intendendo con queste ultime principalmente quelle che sono presenti in Consiglio, chiamate dai cittadini a tutelare i loro interessi, se ci possa essere un vero e costruttivo dialogo all’interno delle stesse (nella costituzione spagnola si va a regolamentare anche la democraticità interna ai partiti), soprattutto se si riuscirà a comprendere come la libertà di espressione e di manifestazione del proprio pensiero, così ben evidenziati e tutelati dalla Costituzione, non esigano “assenza” di regole, ma la esistenza e il rispetto delle stesse.
Per queste ragioni siamo convinti che l’azione di moderazione, di conciliazione e di ammorbidimento delle conflittualità esistenti, propria di questo gruppo, sia quanto mai necessaria e doverosa.
Allo stesso modo non possiamo non evidenziare come si considerino “passi falsi”, irragionevoli, diremmo, poco rispettosi delle istituzioni, l’esposto presentato da esponenti della minoranza nei confronti del partito democratico o di suoi singoli rappresentanti, ma anche la scelta di inviare la documentazione relativa ai presunti debiti fuori bilancio (tutti ancora da accertare), alla Procura della Repubblica.
Entrambi i percorsi costituiscono infatti l’espressione della scelta di privilegiare il percorso giudiziario rispetto a quello amministrativo e politico, peraltro dovuto e unico veramente rappresentativo della funzione che ogni consigliere è chiamato a svolgere.
Siamo profondamente convinti della legittimità degli atti passati come di quelli presenti, confidando nella professionalità e serietà di dirigenti e funzionari che operano nell’esclusivo interesse della città e naturalmente dell’ente.
Dobbiamo altresì comprendere come confondere procedure o fattispecie amministrative diverse, come a volte capita a parte della minoranza, non aiuti a ricomporre un quadro per il quale tutti indistintamente dovremmo portare il nostro contributo.
Le procedure per la certificazione dei presunti debiti devono essere espletate e solo alla fine del loro corso il Consiglio Comunale, assemblea sovrana, deciderà cosa fare entrando nel merito delle singole fattispecie.
Nel frattempo, riconoscendo il gravoso compito dell’amministrazione di chiudere pratiche importanti e basilari per l’equilibrio dei bilanci futuri, nessuno da una parte o dall’altra dovrebbe gridare allo sfascio dei conti pubblici, né paventare illegittimità presunte nelle procedure amministrative in corso, magari con responsabilità di attuali o passati amministratori, offrendo uno spettacolo poco confacente alla serietà di un buon governo.
Il nostro auspicio, lo rivolgiamo in particolare al Sindaco che è chiamato ad amministrare la città ed al quale abbiamo dato il nostro sostegno, è che si possa tornare a parlare di cose concrete, a confrontarci anche accettando critiche e suggerimenti, nella speranza che questi vengano da tutte le forze politiche che in buona fede intendano operare solo nell’interesse comune e non per posizioni particolari.
Solo questo clima rinnovato darebbe nuovo slancio alla città, al nostro territorio ed alle politiche necessarie per il suo sviluppo, facendo anche rinascere quella credibilità nella politica, perduta, per i più, da troppo tempo, senza troppi proclami, senza troppi ritagli, ma con la serietà di costruire un processo virtuoso dal quale nessuno può sentirsi estromesso.
“Orizzonte Recanati-Rinascita e Progresso”