La legge per le modifiche alla composizione della
Consulta sulla famiglia e` stata approvata questa mattina in
Consiglio regionale. Lo comunica, con soddisfazione, l'assessore al
sostegno alla famiglia e servizi sociali, Luca Marconi: 'La prima
legge approvata dalla nuova legislatura e` proprio sulla famiglia, a
testimonianza del grande impegno che la giunta regionale si e`
assunta su questo tema'.
La legge, che amplia la composizione della consulta garantendo il
massimo coinvolgimento e partecipazione di tutte le associazioni che
si occupano di famiglia sul territorio, è stata votata all'unanimità
' aggiunge Marconi - e con un iter molto veloce, a testimonianza del
coinvolgimento di tutte le forze politiche sull'iniziativa'.
Lo scopo della legge, spiega l`assessore, e` adeguare la
rappresentanza della Consulta al nuovo contesto sociale determinato
dall'entrata in vigore della legge regionale del`98 sugli interventi
a favore della famiglia. Prevede un allargamento del numero dei
componenti dell`organo, soprattutto delle associazioni delle
famiglie e di quelle ricomprese nel cosiddetto terzo settore.
'L`organismo diviene maggiormente rappresentativo della base
sociale, quindi più vicino alle istanze e ai bisogni dei
marchigiani.
La Regione sosterrà maggiormente la famiglia, quale ammortizzatore
delle difficoltà di carattere sociale ed economico della comunità e
la individua come società naturale, soggetto privilegiato senza cui
verrebbe meno l``impianto della società civile' conclude Marconi.
La modifica estende la partecipazione all`interno della Consulta a
tutte quelle associazioni o soggetti giuridici operanti nel
territorio regionale i cui fini statutari sono rivolti
esplicitamente a favore della famiglia ovvero che svolgono la loro
attività prevalentemente sulla famiglia: accanto all'assessore
competente e ai rappresentanti del Consiglio regionale, un
rappresentante dell`Ufficio scolastico regionale, uno del
Coordinamento degli Atenei marchigiani socio-sanitari, uno dei
consultori pubblici, uno della Confederazione dei consultori privati
e un rappresentante di ciascuna delle Consulte provinciali per la
famiglia.
Il nuovo testo prevede anche la possibilità per la Consulta di
avvalersi di apposite commissioni per lo studio di specifiche
questioni.
Approvate anche le nuove disposizioni riguardanti la trasformazione
delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) per
consentire, a quelle che ancora non hanno scelto, di valutare
dovutamente se trasformarsi in aziende pubbliche di servizi alla
persona (ASP) o in persone giuridiche di diritto privato, in
considerazione delle conseguenze irreversibili che ne derivano. Per
questo e` stato proposto di prorogare ulteriormente al 30 giugno
2011 il termine per la trasformazione, già prorogato al 30 giugno
2010.