Applaudito concerto nei giorni scorsi a Napoli,nella Chiesa gotica del capoluogo partenopeo della pianista recanatese Ilaria Baleani nell'ambito della rassegna "Concerti di Autunno" che comprendeva un ampio programma che partiva dall'Ottocento fino a giungere ai giorni nostri.
Nata a Recanati nel 1981,Ilaria Baleani a soli cinque anni ha iniziato lo studio del pianoforte sotto la guida del M° Ermanno Beccacece.Premiata più volte dalla Fondazione Rossini distinguendosi fra i migliori allievi del Conservatorio di Pesaro,si é diplomata presso tale Istituto nel Dicembre 2004 con il massimo dei voti,lode e menzione speciale sotto la guida della Prof.ssa Maria Teresa Carunchio conseguendo tra l'altro il Diploma Accademico di II° livello. Ammessa all'Ecole Normale de Music di Parigi si é perfezionata con maestri di fama internazionale quali France Clidat e Philippe Entremont.
Ha iniziato giovanissima a cimentarsi nelle competizioni pianistiche cogliendo numerose affermazioni e riconoscimenti in circa 30 concorsi in tutta Italia.Ha svolto e continua a svolgere attività concertistica in Italia ed all'estero partecipando a vari Festival, Stagioni concertistiche per Enti ed Associazioni,come il recente tenutosi a Napoli. Nonostante una produzione numerosa e di alto livello,in generale é ancora molto difficile ascoltare in pubblico brani scritti da compositrici.
Se po la serata é interamente rivolta alla musica al femminile,come quella proposta dalla pianista Ilaria Baleani,siamo di fronte ad un evento. Ed evento appunto é stato,nella città partenopea, con la giovane Ilaria che si é esibita nel concerto di "Musica InAudita" un progetto della stessa Baleani sulle "Donne Compositrici di Musica" che sta riscuotendo entusiastici consensi in tutta Italia. Brano d'apertura le "Tre romanze, op.21" di Clara Wieck (1819-1896) ,moglie di Schumann, quindi da Fanny Mendelssohn "L'Etude in re minore " dai "Virtuose Klavierstucke" ;dalla produzione di Amy Cheney la "Ballata in re bemolle maggiore op. 6" basata sul motivo di "O my love is like a red,red rose" una lirica del poeta scozzese Robert Burns.
Alta grande compositrice,molto nota ai suoi tempi e oggi abbastanza dimenticata,la parigina Cécile Chaminade, dalla quale, la Baleani ,ha attinto l'energico "Automne",secondo dei sei pezzi da concerto op. 35. Gli ultimi pezzi in programma su due autrici che hanno lasciato un impronta nella musica del Novecento, Sofia Gubaidulina e Ada Gentile.
E la standing ovation finale alla fine del concerto é stato il degno epilogo,il degno corollario per la pianista recanatese Ilaria Baleani,il cui merito é stato quello di aver concepito un programma equilibrato,scegliendo tutta una serie di brani molto interessanti,da una produzione,quella relativa alla musica al femminile,molto più vasta di quanto si può immaginare,fornendo una interpretazione di altissimo livello,che ha contribuito ad evidenziare le composizioni proposte che hanno entusiasmato il numeroso pubblico presente chiudendo in bellezza con due ottimi bis chopiniani,in omaggio al bicentenario dell'autore polacco.
Prossimi appuntamenti per la Baleani a Milano nel mese di Marzo nell'ambito della "Stagione Concertistica del Teatro del Verme" e a Villa Ada ai Parioli di Roma,quindi sempre nella capitale registrerà un concerto per la "Radio Vaticana".