Si ampliano e si regolamentano i servizi sociali del comune di Recanati


Si continua a polemizzare sui servizi sociali in un momento nel quale l’amministrazione comunale, nonostante i tagli di fondi da parte del Governo (500 mila euro nel 2011) ed i noti problemi di bilancio per la pesante situazione ereditata, conferma l’impegno economico nel settore sociale e della pubblica istruzione.

Anzi, in alcuni settori si ampliano i servizi per la cittadinanza con i progetti dei vouker (già attivato per liberare il Mattatoio, in occasione della neve e per la consegna del giornalino comunale), del bonus bebè, dell’assistenza domiciliare per anziani e soggetti che hanno bisogno di sostegno e del paniere per le famiglie in difficoltà.

Il criterio del reddito è stato inserito per obbligo di legge: il Comune mette a disposizione di tutti i servizi ma ognuno deve essere valutato in base al reddito perché è ingiusto equiparare chi non ha reddito (che riceve servizi gratuitamente) a chi guadagna abbastanza per pagare il servizio. Le assistenti sociali del Comune valutano caso per caso ed i regolamenti danno ampia facoltà alle operatrici per fare valutazioni che possono scavalcare la questione del reddito.

La stessa cosa avviene per i tre anni di residenza, criterio utilizzato dalla Regione Marche e da vari Comuni per dare omogeneità e continuità al servizio, ferma restando sempre la valutazione delle assistenti sociali che possono derogare da questo limite.

Tali questioni sono state spiegate abbondantemente in commissione ed in consiglio ma evidentemente si cerca ogni pretesto per fare polemica su situazioni delicate, che meriterebbero di essere trattate in modo più serio e costruttivo evitando di trascinare nella diatriba politica soggetti e famiglie da proteggere più che da strumentalizzare.

Antonella Mariani, delegata Pari Opportunità, presidente commissione sanità e servizi sociali


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