Al via la prima serata di Musicultura all'Arena Sferisterio di Macerata
Fabrizio Frizzi apre stasera (venerdì 17 giugno) alle 21,15 la XXII edizione di Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore, che vedrà sfilare sul prestigioso palco dello Sferisterio di Macerata, oltre cinquanta ospiti straordinari accanto agli otto vincitori. Canzoni e storie si intrecceranno fino a domenica notte per tre serate, alternando debutti, prestigiosi set pensati proprio per Musicultura e grandi ritorni.
Rentrée in grande stile per Enrico Ruggeri, di nuovo al festival dopo essere stato nel 1990 tra i primi ospiti. Ha scritto capolavori senza tempo, non ha mai violentato la propria vena creativa, ama e coltiva il fascino obliquo della forma canzone. Sul palco avrà carta bianca. Debutta invece allo Sferisterio Angelo Branduardi, il menestrello della canzone popolare, che delizierà gli spettatori con le sua ballate popolari proposte con un set di grandi musicisti e una regia personalizzata e studiata dallo stesso artista.
Prima volta anche per Davide Van de Sfroos, il cantastorie con le sue canzoni scritte e cantata in dialetto tremezzino, o laghée, definitivamente sdoganato dall’ultima edizione del Festival di Sanremo. Ma il suo percorso parte da lontano, e allo Sferisterio ne riproporrà un assaggio con il suo stile inconfondibile. Un sottile diaframma separa queste canzoni dalla poesia.
Saranno Arnoldo Foà ed Orsetta Foà, padre e figlia, a infrangerlo proponendo una struggente interpretazione delle poesie di Alda Merini, la pazza della porta accanto, la coscienza sporca della cultura italiana, la poetessa dei navigli che nel lucido candore dei suoi versi ha rivelato la potenza della vita. La poetessa fu amica e più volte ospite di Musicultura, facendo parte anche del comitato artistico di garanzia. Codici espressivi diversi si stratificano sul palco dello Sferisterio. Pupi Avati, grande regista e affabulatore, a Musicultura porta la testimonianza di come la musica e la canzone possano rappresentare un crocevia tra linguaggi espressivi diversi ma non distanti, perché interconnessi.
Accanto agli ospiti i vincitori della XXII edizione. Stasera toccherà ai Babalù da Potenza, con “Mio fratello è Pakistano”, al cesenate Andrea Cola con “Se io tra voi”, poi Momo con “La canzone che si capisce” e Vanni Pinzauti con “Battitura”. Proveranno a bissare il successo dei molti predecessori che hanno solcato il palco di Musicultura, alcuni dei quali con percorsi musicali che al “tutto e subito, purché sia” antepongono il rigore e la dignità artistica. Tra questi Pilar, vincitrice assoluta dell’edizione 2007 di Musicultura, che il prossimo autunno pubblicherà un lavoro discografico di respiro europeo. Sullo Sferisterio stasera ne proporne un assaggio in anteprima.
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