Comunicato stampa del 23 Settembre 2011
Scade il 30 settembre il termine per la comunicazione di variazione catastale necessaria per il riconoscimento dei fabbricati rurali. Il Decreto dell’Economia del 14 settembre, che detta le regole attuative per attribuire la categoria catastale A/6 e D/10 a tutti i fabbricati con caratteristiche di ruralità, è stato pubblicato sulla G.U. n. 220 del 21/09/2011, ma il termine per depositare la richiesta è il 30 settembre.
Tutti i proprietari di immobili già accatastati in altre categorie, che abbiano le caratteristiche di ruralità di cui al Dpr 557/1993, dovranno presentare agli uffici territoriali dell’Agenzia del territorio una “domanda di variazione della categoria catastale” perché venga attribuita una nuova categoria: la A/6, di classe R (appositamente istituita con il Decreto) se abitazione, la categoria A/10 se il fabbricato è strumentale all’attività agricola.
Alla domanda (che può essere sottoscritta da uno qualunque dei titolari di diritti reali sull’immobile) va aggiunta un’autocertificazione (fatta dallo stesso presentatore della domanda) sul possesso dei requisiti già dal quinto anno precedente la domanda stessa, cioè almeno dal 2006 ( almeno che non siano stati acquistati successivamente). I tre moduli per domanda e autocertificazione sono allegati al DM.
L’Ufficio del territorio, successivamente alla presentazione delle istanze, provvede alla verifica della sussistenza dei requisiti di ruralità, finalizzata alla convalida delle autocertificazioni, nonché al riconoscimento dell’attribuzione della categoria catastale A/6, classe “R”, o D/10. A tal fine, si legge nel Decreto, gli uffici del Territorio reperiranno le informazioni necessarie presso le Amministrazioni competenti” con qualunque mezzo idoneo ad assicurare la certezza della fonte di provenienza”.
Pertanto tutti i contribuenti interessati, perché ne hanno diritto, a fare riconoscere lo status di fabbricato rurale ai propri immobili sono invitati ad adempiere a quanto sopra al fine di evitare, ai fini dell’Imposta Comunale sugli Immobili, eventuali controversie con gli Uffici Finanziari dell’Amministrazione Comunale.