Nota dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Marinelli sulla Riforma scolastica


Il Consiglio Comunale ha approvato durante l'ultima seduta il piano di riordino scolastico dettato dall'ultima finanziaria legge numero 111 articolo 19. Una finanziaria che riforma radicalmente l'organizzazione amministrativa e didattica della scuola, conducendo alla scomparsa dei vecchi circoli didattici per creare degli Istituti Comprensivi; ovvero complessi didattici unici che partono dalla scuola dell'infanzia, passano per la primaria e si concludono con la Scuola Media. I criteri posti sono precisi e incontrovertibili: ogni Istituto deve avere almeno 1000 alunni iscritti e rispondere ad una certa omogeneità sia territoriale che nella distribuzione numerica delle diverse scuole. In realtà andrebbe ricordato che la competenza nel fissare i criteri scolastici spetterebbe alla regione, almeno secondo quanto recita la legge 31 MARZO 1998, N. 112, ARTICOLO 138 comma b. Questo precisamente stabilirebbe che la Regione ha la delega alla "programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali". Proprio da quello che recita l'articolo però si evince come la regione dipenda strettamente dalle risorse finanziarie che il Ministero le mette a disposizione.

La legge finanziaria ha valore supremo proprio perché dispone le risorse e ad essa tutte le altre si debbono uniformare eccetto il caso in cui si verifichi una palese incostituzionalità. Ed e' proprio facendo riferimento ad una possibile incostituzionalità che diverse regioni hanno fatto appello alla Corte Costituzionale. Resta comunque una possibilità aperta e noi come Amministrazione auspichiamo che anche la nostra Regione si muova nella stessa direzione, nel frattempo però abbiamo dovuto essere assolutamente operativi. Abbiamo dovuto assumerci tutte le nostre responsabilità. La Provincia ha fissato il termine del 30 settembre per ricevere le delibere di Consiglio dai vari Comuni per poi inoltrarle alla Regione. Delibere che se non arrivassero lascerebbero libera la Provincia stessa di inviare il proprio piano di ridistribuzione ed avendo partecipato ad una riunione con il Provveditorato e con L'Assessore Provinciale Lippi vi posso assicurare che la prospettiva in quel caso non sarebbe delle più rosee. Abbiamo lavorato intensamente per raggiungere una proposta nostra che fosse la più equilibrata possibile.

Chiaramente l'oggettività di alcuni criteri come quello dell'omogeneità tra le differenti scuole ci ha imposto una prima difficile decisione; quella di dividere le Scuole Medie pur nella consapevolezza della loro forte tradizione e storicità.. La soluzione ottimale ci e' sembrata quella di far confluire in quello che e' l'attuale secondo Circolo i plessi della Scuola Media San Vito e quelli della Scuola di Montefano, mentre all'attuale I circolo i plessi della nuova Media Patrizi. Questa scelta e' stata dettata tenendo fermi come riferimenti sia la territorialità che i flussi degli studenti tra una scuola e l'altra. Statisticamente si e' accertato che gli studenti frequentanti le primarie delle Grazie e Castelnuovo propendono sostanzialmente per le medie a San Vito , cosi come chi frequenta l'infanzia a Montefiore confluisce nei plessi di Montefano. Dagli incontri con i dirigenti scolastici era emerso un dato chiaro: qualsiasi soluzione possibile avrebbe presentato comunque delle criticità.

Alla maggioranza di essi la soluzione proposta dal Comune appare la migliore delle soluzioni possibili. Certamente i rappresentanti delle medie lamentano la divisione subita, loro avrebbero auspicato la Scuola di Montefano in un Istituto e tutto il resto della recanatese in un altro, ma questa ipotesi non reggerebbe per l'eccessivo squilibrio tra un istituto e l'altro di ragazzini iscritti alle Scuole Medie. Il dirigente Prezio invece che durante gli incontri aveva approvato la soluzione proposta dal Comune durante l'Assemblea dei rappresentanti di Circolo ha prodotto un verbale nel quale dichiara di apprezzare il riassetto studiato dall'Amministrazione ma che la volontà generale preferirebbe mantenere all'interno dell'attuale I Circolo l'intera San Vito per un discorso di storicità e tradizione legato alla scuola primaria al suo interno che, come precedentemente sottolineato, per un imprescindibile principio di razionalizzazione delle strutture passerebbe sotto l'attuale II Circolo.

Questa soluzione, che e' la stessa presentata dall'opposizione tramite un emendamento e' purtroppo palesemente impraticabile perché ci porrebbe dinanzi ad una Scuola Media che in un Istituto sarebbe rappresentata da sette plessi e in un altro da soli tre, con l'aggravante di un pesante squilibrio nei due Istituti nel numero di presenze complessivo degli studenti iscritti alle varie primarie. Al di fuori dell'Aula Consiliare si e' svolto un sereno e pacato confronto tra la maggioranza e alcune insegnanti che auspicavano un diverso assetto e alle quali sono stati spiegati i criteri stringenti che ci hanno spinto all'adozione della nostra proposta. Chiaramente delle criticità esistono ma si sono studiate attentamente tutte le soluzioni possibili e l'attuale sembra realmente e largamente la migliore tra le varie perseguibili. Appare la più omogenea, la più equilibrata e la più razionale.


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