Ripristinata la festa della "Venuta" della S. Casa nel nostro territorio


Su espresso desiderio di molti fedeli e parrocchiani delle Chiese di S. Agostino,S.Domenico e S. Anna in Recanati sarà ripristinata la festa della "VENUTA" della S. CASA nel nostro territorio. E così nella notte tra il 9 ed il 10 Dicembre per ricordare l'evento alle ore 3,00 dalla Torre del Comune suonerà il campanone e contemporaneamente le campane di tutte le parrocchie di Recanati. Sarà inoltre ripristinata l'accensione dei falò ,a partire dalle ore 19,30 in Viale Adriatico ed in Via Cupa Madonna di Varano ,mentre alle ore 21,30 alla Chiesa di S. Anna -dove esiste all'interno una riproduzione della Santa Casa di Loreto- ci sarà la "Veglia Mariana" con Benedizione Eucaristica. Sabato 10 Dicembre alle ore 8,00-10,30 e 18,30 S. Messe. Quella dei falò,fogarò o focaracci é una tradizione secolare partita da Loreto,dove affonda le sue radici e diffusa nel nostro territorio,nelle Marche e nel centro Italia. Sono i fuochi della Venuta,chiamati da quattro secoli ad illuminare il tragitto degli angeli nella notte tra il 9 ed il 10 Dicembre, quella della lunga e suggestiva vigilia in memoria della Traslazione della casa di Maria di Nazareth nella città di Loreto,una data eletta tra l'altro dalla Regione come festa delle Marche e le cui celebrazioni si terranno quest'anno a Recanati. E proprio da Recanati,il 10 Dicembre 1624, fu ratificato dal capppuccino Fra' Tommaso d'Ancona "Accendere i fuochi in tutte le campagne" per ricordare il miracoloso trasporto in volo delle sacre mura testimoni dell'annuncio della nascita di Gesù. Era il 1294,da allora,puntuale il rito viene riproposto nelle campagne lauretane e marchigiane. Una tradizione cristiano-popolare dove miti e leggenda si intrecciano con la storia. La famiglia Angeli,in base a una delle tesi più accreditate,si fece carico di salvare la Santa Casa da sicura rovina dopo la cacciata dei cristiani dalla Terrasanta sotto l'assedio dei musulmani. "Angeli",però erano anche i Templari di Recanati così chiamati perchè stanziati nell'antico sestiere di Sant'Arcangelo. Una storia affascinante e complessa,tra tesi ed opinioni diverse,da cui nasce una tradizione secolare viva non solo nelle Marche.


Ritorna all'elenco delle news