Cerimonia premiazioni a Nicoletta Mantovani
Si è conclusa poco fa la
cerimonia di assegnazione del "Premio Città di Loreto per le Pari
Opportunità" che l’Amministrazione Comunale – Assesorato alle Pari
Opportunità - ha voluto conferire a Nicoletta Mantovani donandole una chiave
come simbolo di “apertura” verso un futuro fatto di speranza ma anche come
strumento per affrontare i diversi ostacoli della vita.
Il premio, che verrà assegnato ogni due anni, è stato istituito nell’ambito
delle azioni positive introdotte per favorire le pari opportunità e la
valorizzazione della presenza della donna sul piano culturale e sociale ed è
stato attribuito alla Mantovani per il grande impegno che sta mettendo, come
donna che vive la malattia in prima persona e come presidente onorario
dell’Associazione “Ccsvi nella Sclerosi Multipla” nella sensibilizzazione
delle istituzioni per favorire la sperimentazione del metodo Zamboni.
E sono stati proprio la sua malattia e questo metodo, che sembra aver aperto
nuovi scenari nella lotta contro la sclerosi multipla, le tematiche
dell’intervento della vedova del grande tenore Luciano Pavarotti. “La
sclerosi multipla - ha detto la Mantovani - è una malattia che colpisce
soprattutto le donne e molto spesso in giovane età. A me è stata
diagnosticata a 24 anni e da allora ho avuto modo di confrontarmi con
numerosi medici, esperti ecc. capendo quanto sia importante, per chi è
malato, essere trattato come una persona e non come un numero. Molto
importante è anche il sostegno della famiglia e delle persone care perché,
grazie a questo, si può riuscire a vivere la malattia come un’opportunità
riscoprendo i veri valori della vita. Quando ho conosciuto il dott. Zamboni
e il suo metodo ho voluto fin da subito sostenerlo e non capisco perché,
oggi, escono farmaci ogni sei mesi per curare la sclerosi multipla e il
Governo e le istituzioni non facciano nulla per far partire la
sperimentazione anche in Italia”.
Il sindaco Paolo Niccoletti e l’Assessore alle Pari Opportunità Maria Teresa
Schiavoni nel ringraziare la Mantovani per aver accettato il riconoscimento
hanno sottolineato la sua sensibilità e umiltà. “Molto spesso – ha detto
Niccoletti – quando pensiamo alle persone del mondo dello spettacolo le
vediamo distaccate, le immaginiamo come degli aironi che volano in alto
incuranti di ciò che succede in basso. Oggi la città di Loreto riceve la
testimonianza di una donna che ha saputo guardare alla quotidianità delle
persone “comuni” schierandosi a fianco di chi soffre e che ogni giorno fa i
conti con questa malattia”.
Presente alla cerimonia era anche l’arcivescovo di Loreto mons. Giovanni
Tonucci che ha sottolineato l’importanza e la simbologia della chiave come
elemento scelto per la premiazione e ringraziato l’ospite “per la sua
importante testimonianza e per i bei ricordi che porta con sé”.
Dal canto suo Moreno Pieroni, consigliere regionale e comunale, ha colto
l’occasione per esprimere la sua intenzione di proporre al Consiglio
Regionale un ordine del giorno per iniziare ad intraprendere una strada
verso la sperimentazione del metodo Zamboni”.
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