Incontro con Giorgio Israel a Loreto


"Contro la riduzione positivista della ragione: religione, filosofia, scienza".

Lunedì sera a Loreto un incontro con il Prof. Giorgio Israel.

Lunedì 21 gennaio 2013 alle ore 21,15 presso la Sala Consiliare di Loreto, in Corso Boccalini, il Centro Culturale di Loreto "Lorenzo Lotto", in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura, propone un incontro con il Prof. Giorgio Israel, Professore ordinario di matematiche complementari presso il Dipartimento di Matematica
dell’Università di Roma La Sapienza, sul Tema "Contro la riduzione positivista della ragione: religione, filosofia, scienza".

Si parlerà del rapporto fede-ragione, una questione che ha attraversato tutta la storia del pensiero occidentale e ha impegnato le menti più illustri della filosofia, della fede e della scienza. Oggi la scienza sembra aver sostituito ogni altro orizzonte di senso e di certezza esistenziale. Assistiamo ad una separazione netta tra sapere e credere, tra conoscenza e fede. Da una parte, una sfera del sapere in cui domina una concezione razionalistica della ragione, che non ha niente a che fare con la questione del significato ultimo della vita, con il Mistero e con la fede; e, dall’altra parte, una sfera del credere inteso come ambito non razionale, del sentimento o della soggettività dei valori, in cui viene confinato tutto il fenomeno religioso. La tesi dell’incontro è che fede e ragione sono pienamente conciliabili a condizione di
concepire la ragione in modo più ampio rispetto alla visione riduttiva che ne ha dato il pensiero positivista.

NOTA BIOGRAFICA

Giorgio Israel insegna storia della matematica presso l’Università di Roma "La Sapienza". È autore di più di 200 articoli scientifici e di 27 volumi. Ha esplorato il ruolo della scienza nella storia della cultura europea attraverso saggi e libri tra cui Il mondo come gioco matematico (con A. Millán Gasca, Bollati Boringhieri, 2008, Premio Peano). In La visione matematica della realtà (Laterza, 1996), The Invisible Hand (con B. Ingrao, MIT Press, 1990), The biology of numbers (con A. Millán Gasca, Birkhäuser, 2002), La natura degli oggetti matematici (Marietti, 2011) ha analizzato lo sviluppo dell’idea di razionalità matematica.

Altri suoi lavori sono dedicati alla cultura scientifica italiana fra Ottocento e Novecento, al ruolo del pensiero ebraico nella nascita della scienza moderna, alla tradizione mistica ebraica (La Kabbalah, Il Mulino 2005) e alle teorie razziali durante il fascismo (Il fascismo e la razza. La scienza italiana e le politiche razziali del regime, Il Mulino, 2010). Molti lavori recenti riguardano le concezioni meccanicistiche, la fragilità di concetti alternativi come quello di complessità, la deriva tecnoscientifica. A questi temi sono dedicati i saggi La macchina vivente (Bollati Boringhieri, 2004), Chi sono i nemici della scienza? (Lindau, 2008, Premio Capalbio).

Membro della Académie Internationale d’Histoire des Sciences, è stato più volte professore invitato presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, presso l’Université Paris I-Panthéon-Sorbonne, e ha tenuto numerose conferenze e lezioni all’estero e in Italia.


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