Successo di pubblico per lo spettacolo di Marco Paoline al Teatro Persiani di Recanati
Un successo di pubblico - che ha riempito il Teatro Persiani in ogni ordine di posti - ha accolto a Recanati giovedì scorso l’amatissimo narratore Marco Paolini in scena con Itis Galileo a conclusione della sezione dedicata al contemporaneo della stagione realizzata dal Comune di Recanati e dall’AMAT. Lo spettacolo è stata l’occasione per ragionare di scienza mal digerita sui banchi di scuola, di argomenti ben portati da filosofi, maghi, preti e scienziati circa il modo di immaginare l’universo. Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto. È partita da questa considerazione il lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini hanno dedicato alla figura di Galileo. Il padre della scienza moderna, infatti, appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Quando si parla di Galileo si pensa sempre a un anziano venerando: sarà una questione di iconografia, ma forse è anche perché si capisce che lo scienziato non si mette mai in pensione con la testa. Anzi, le scoperte più importanti le raggiunge dopo i sessant’anni. Galileo vive quattrocento anni prima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riaprire il confronto con quel passato. Questo spettacolo non ha voluto approfondire la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia dello scienziato e del Seicento, ma piuttosto ha indagato la discussione a tre fra fede, ragione e superstizione. L’obbiettivo di Marco Paolini con questo spettacolo teatrale è stato quello di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, arrivare a una situazione in cui il pubblico non sia seduto tranquillo, sapendo di dover fare lo spettatore e basta. Applausi calorosi hanno salutato l’attore.
Fonte sito Comune di Recanati