Cittadinanza a Comastri e Civiche Benemerenze, l'intervento del Sindaco Francesco Fiordomo
Nota del Sindaco Francesco Fiordomo
Buonasera e benvenuti a questo incontro che si svolge in occasione della festa del patrono San Vito. Una festa antica, figlia di una lunga tradizione e di una fede popolare intensa, una festa che dall’anno scorso si è arricchita di un nuovo appuntamento, quello delle civiche benemerenze. Le benemerenze sono un riconoscimento, un grazie semplice, sobrio, senza squilli di tromba ma sentito, che sgorga dal profondo del cuore nei confronti di concittadini che nella loro vita hanno fornito e continuano a fornire una testimonianza preziosa di impegno, dedizione, capacità, intelligenza, sensibilità, rispetto e aiuto verso l’altro. Un percorso virtuoso che ha portato l’IO, il talento individuale messo a frutto, a diventare NOI, la comunità, la città, il territorio, l’Italia e il mondo intero. Le benemerenze quest’anno vengono assegnate contestualmente al conferimento della cittadinanza onoraria al Cardinale Angelo Comastri. E’ una gioia immensa, è una grande emozione averla qui con noi, Eminenza. E da domani sarà motivo di orgoglio per tutti i recanatesi poterla definire concittadino. La sentiamo da sempre uno di noi, da quando è arrivato al Santuario di Loreto e ci ha subito conquistato con il suo sorriso, i suoi modi gentili, la capacità di comunicare in modo semplice e diretto, di smuovere qualcosa dentro il cuore. Ha parlato direttamente al cuore, dall’altare, nei numerosi scritti pubblicati, come in ogni suo gesto, in ogni suo incontro, in ogni sguardo, nelle parole di conforto che ha saputo sempre trovare per i tanti recanatesi che la cercavano in Basilica. L’ho conosciuta tanti anni fa, io giovane e sconosciuto giornalista le chiesi un’intervista per una piccola emittente televisiva locale. Lei mi accolse a braccia aperte e mi dedicò parecchio tempo, come in pochi avrebbero fatto. Ricordo anche la commozione di quando andò a trovare in ospedale, qui a Recanati, a sorpresa, quasi in incognito, una persona a me molto cara, un ragazzo ammalato che cercava nella fede la risposta alla sua sofferenza. Non ci ha lasciati mai soli e la cittadinanza onoraria che oggi vogliamo conferirle è certo un omaggio ai tanti motivi storici e religiosi che legano Recanati alla Basilica di San Pietro per Gregorio XII al quale ha reso omaggio poco fa, al ruolo che Biagio Biagetti, autore della splendida Via Crucis che possiamo nuovamente ammirare in tutto il suo splendore dopo un accurato restauro, ha avuto come Direttore dei Musei Vaticani, vuole essere anche un omaggio a Papa Francesco, nella città dove riposa, nella Chiesa del patrono San Vito, padre Bobadilla, cofondatore della Compagnia di Gesù, ma questa cittadinanza onoraria è soprattutto una sottolineatura della sua umanità, del suo instancabile impegno pastorale, del bene che ha fatto. E allora la cittadinanza onoraria si lega perfettamente alle benemerenze. Il benemerito è chi ha fatto bene, è chi ha compiuto buone cose, ha fatto appunto del bene e per questo ha meritato il bene di qualcuno (il rispetto, la riconoscenza). Abbiamo intorno a noi tanti esempi positivi, nella scuola, nel volontariato, nelle parrocchie, nell’associazionismo, nello sport, tanti giovani che si impegnano, che vogliono essere protagonisti. Si parla poco degli esempi positivi, perché non fanno clamore, non conquistano le prime pagine dei giornali, non servono al perverso circuito mediatico che ci presenta solo tragedie, dolore, scandali, disfunzioni, sfascio, situazioni drammatiche. E’ innegabile che siamo nel pieno di una gravissima crisi, crisi economica ma soprattutto crisi morale e sociale, c’è un sistema di relazioni (famiglia, scuola, lavoro…) che rischia di lacerarsi….. ma c’è tanto bene intorno a noi, dobbiamo essere più attenti a coglierlo, a valorizzarlo, a portarlo alla luce. Ecco, allora, Eminenza, i nostri benemeriti, quelli che da oggi sono suoi concittadini, RISVEGLIO CAPPELLACCI, partigiano, che ci ricorda l’amore per la libertà, la democrazia, la lotta contro ogni sopruso, il no alla violenza, il no alla guerra, il no al razzismo e ad ogni forma di discriminazione. ANNA SAGNI, artista poliedrica, attrice, pittrice ma soprattutto uno spirito energico, indomito, che trascina, coinvolge ed emoziona, come è successo di recente al Villaggio delle Ginestre, Istituto Don Guanella, quando ha portato in scena i ragazzi disabili della Cooperativa La Ragnatela. Il sorriso smagliante di Anna è un inno alla vita. MARIO BAIOCCO per anni serio, appassionato e silenzioso factotum dell’Università di Istruzione Permanente, attività che ha affiancato al lavoro di tecnico di rilievo alla Corte d’Appello d’Ancona. L’Università di Istruzione Permanente come luogo di socializzazione, di apprendimento, di condivisione. Il Prof. Giuseppe Scarponi, scienziato, esploratore che ha portato il nome di Recanati fino all’Antartide, il suo amore per la natura, la curiosità, la sfida continua, verso l’infinito. Alberto Cecchini, artista di levatura, ceramista apprezzato, attivo in quel settore argentiero ora in crisi ma che per anni è stato uno dei pilastri della nostra economica. L’arte di Alberto come espressione di positività. Don Giovanni Latini, animatore da sempre della comunità del Rione Mercato, sacerdote, guida e amico per diverse generazioni, un punto di riferimento essenziale per la Città di Recanati. Ho il privilegio di avere Don Giovanni come collaboratore nella Consulta della Solidarietà: intelligenza, senso pratico, schiettezza, una fede viva. Giovanni Tanoni, personaggio istrionico, un vero figlio del popolo, gran lavoratore nel mulino del Rione Castelnuovo ma senza perdere di vista gli altri. Ha dato infatti vita a tante realtà sportive, dal calcio alla pallavolo, all’atletica leggera che oggi lo festeggia con gli atleti che hanno vinto di recente il titolo di Comune più veloce della Provincia. Festeggiamo anche l’Associazione di Volontariato Croce Gialla, che compie 25 anni di attività, e due aziende leader come la Clementoni e l’FBT, realtà che Sua Eminenza conosce molto bene. Hanno precorso i tempi, si sono dati obiettivi ambiziosi, hanno sempre guardato avanti, con fiducia, con coraggio e ci spronano a non cedere allo scoraggiamento, a non piangerci addosso, a trovare nuove idee e nuove energie per superare la crisi, perché possiamo continuare ad essere competitivi a livello internazionale, con i giochi intelligenti, con la tecnologia, sfidando a viso aperto chi sembra più competitivo di noi. Possiamo uscire dalla crisi, insieme, collaborando, riscoprendo le buone tradizioni ed i buoni sentimenti, rafforzando il senso della famiglia e della comunità, trovando insieme le soluzioni, nel rispetto reciproco, valorizzando quel bene diffuso che pur tra difetti e contraddizioni ha reso nella storia Recanati Iustissima Civitas.
Fonte sito Comune di Recanati