Venerdì 23 Agosto a Recanati il gruppo dei "Frati Enoconfortuali"


Novità ASSOLUTA nella serata conclusiva della “Dolce Via” di Recanati; venerdì 23 agosto in via Falleroni arrivano i “Frati ENOCONFORTUALI”. Questi strani musicanti vestiti col saio chi sono e perché sono presenti in questo evento?
Cantando e recitando in maniera gioiosa, essi vogliono far rivivere quella goliardia povera e nello stesso tempo preziosa che è sempre stata presente in associazione con il consumo del vino: il canto e il gioco dell’osteria. Il gruppo è fantasticamente guidato da Frate Golo da Miscus (fiume Musone) che desidera fondare l’ordine dei “Frati Minorati EnoConfortuali” (che confortano e sono confortati con il buon vino); detti anche “frati San Mellier” per il loro incontenibile desiderio di narrare leggende che associano i Santi a Famosi vini, sia per la loro passione per la musica leggera (in ricordo di Mario Mellier, compositore per diversi cantati di musica leggera degli anni 1960/70, tra cui i Camaleonti).
Allora entrando subito nel gioco, facciamoci raccontare da Frate Golo come è nata la loro conversione.
Carissimo fratello… Tutto iniziò una sera di molti anni or sono; io e l’amico Bruno eravamo intenti a spillare il delizioso succo fermentato della pianta della Vita alla sommità di una grandiosa botte in una oscura cantina... quando improvvisamente ci sentimmo levitare come in estasi e ci trovammo completamente immersi in un mare di mosto in fermentazione… fu un vero battesimo Divino… infatti dopo pochi istanti ricordo una Luce splendente che ci illuminò a giorno e una tonante voce che ci diceva: “Che fate voi qui nella Vigna del Signore; venite e seguitemi, avrete la vostra nuova meritata veste e farò di voi i miei ambasciatori fuori nel Mondo”. I maligni però non compresero questo evento miracoloso e ci accusarono di furto… Eh…si, caro fratello, ci sono molti modi differenti per poter interpretare la Chiamata Divina. Iniziò così la nostra conversione: abituandoci dapprima alle celle donateci dal commissario e poi a quelle che ci ha fornito il padre superiore, siamo diventati umili frati. Ancora non abbiamo preso i voti e il cammino è lungo e tortuoso; ciononostante io e frate Bruno da Montalcino non desistiamo. La nostra missione è quella di dedicarci al conforto dei poveri, di quelli più umili; nonché quella di cantare per le strade raccontando storie e leggende che narrano la vita dei nostri Santi e dei nostri Vini. Come monaci riteniamo di essere più piccoli dei piccoli, i meno importanti in assoluto, dei Frati Minori minus, o meglio ancora riteniamo di essere dei veri Frati Minorati e pertanto ci facciamo chiamare: Fra Golino del Musone e Frate Brunello di Montalcino; a noi ora si sono associati anche altri confratelli e consorelle. Dal nostro esordio ad oggi il gruppo va crescendo sia per numero, sia per esibizioni musico-teatrali da strada.


Ritorna all'elenco delle news