Nota dell'Amministrazione Comunale sul Centro Città 2.0
Il Centro Città 2.0 procede come da programma, in questi giorni sono in corso le prime operazioni riguardanti la realizzazione della palazzina che sarà consegnata alle famiglie che hanno ceduto le loro proprietà al fine di realizzare una nuova viabilità che consentirà di migliorare notevolmente la qualità della vita di chi si reca o vive in centro. Giorno dopo giorno dunque, l’opera più attesa e necessaria, cresce sotto gli occhi dei tanti cittadini e curiosi che si affacciano da viale Battisti. C’è però chi lavora quotidianamente per ostacolare la realizzazione di questa opera e lo fa con esposti, segnalazioni, denunce. Da mesi infatti è in atto un’azione scientifica da parte del consigliere regionale Marangoni che ha come unico intento quello di bloccare o rallentare i lavori, probabilmente mentre i cittadini attendono da decenni che il problema dei parcheggi venga risolto e che il centro venga alleggerito dal traffico, dal rumore e dallo smog, il consigliere invece si agita in direzione opposta. Prima il coinvolgimento dell’Arpam per le analisi del manto erboso smantellato e riutilizzato da varie strutture pubbliche, controlli effettuati puntualmente ed esito negativo. Poi la denuncia di un allagamento del nuovo fabbricato dovuto alla presenza di fonti d’acqua nel sottosuolo, ma il problema riguardava solamente un rubinetto di cantiere rimasto aperto. E ancora. Acqua potabile, centinaia di metri cubi di acqua potabile scaricati in fogna. Vero? No. Acqua non potabile e vena attiva da sempre, fino a ier iconvogliata in una fogna del vecchio campo sportivo, oggi in una nuova linea fognaria del Centro Città 2.0. E’ di questi giorni poi la notizia dell’ennesima segnalazione all’Arpam riguardo all’abbattimento di un muro a valle del vecchio campo e dell’utilizzo del materiale demolito per la realizzazione della nuova strada. Ipotesi di discarica abusiva? Macchè. Controllo dell’Arpam, acquisizione di tutti i documenti, tutto rigorosamente in ordine: documenti di trasporto, frantumazione del materiale non pericoloso e riutilizzo dello stesso come previsto dalla legge. Ora, se il timore del consigliere Marangoni è che l’opera possa essere conclusa entro l’attuale legislatura, lo vogliamo rassicurare e tranquillizzare: no, l’opera non sarà ultimata in campagna elettorale. Ma questo elemento è importante solo per lui, non per l’Amministrazione, non per la città. Ciò che conta è che Recanati possa avere presto una struttura moderna al pari di altre città italiane, seppur con un ritardo ventennale. Un’opera che possa risolvere per sempre il problema dei posti auto, che migliori la qualità della vita del centro storico, che sostenga le attività commerciali, che accolga degnamente le migliaia di turisti che visitano le nostra città e che siamo sicuri aumenteranno nei prossimi anni. Da una parte dunque l’interesse primario, un futuro migliore per la nostra città, dall’altra l’interesse di un singolo, Marangoni, che non conosce affatto il progetto e che pensa esclusivamente al proprio consenso, alla propria carriera, e lo fa denunciando o denigrando, cercando quel pelo nell’uovo che possa regalargli un pò di visibilità e che gli consenta, magari, di mantenere ancora la sua ricca indennità.
Fonte sito Comune di Recanati