Inaugurato il museo dell'emigrazione


Un viaggio nella memoria dell’emigrazione marchigiana, narrato con tecnologie innovative, dove le immagini ricostruiscono una realtà virtuale che consente di rivivere situazioni e luoghi lontani nel tempo. È un tuffo nel passato, con gli occhi del presente, quello che il visitatore assapora varcando la soglia del Museo dell’emigrazione marchigiana, lungo un percorso, su più livelli espositivi, che ricostruisce contesti con sorprendente attualità. Il Museo è stato inaugurato a Recanati, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata delle Marche. È ospitato nei locali dei Musei civici di Villa Colloredo Mels che hanno accolto anche i lavori del Consiglio dei marchigiani all’estero. Al taglio del nastro hanno preso parte il presidente della Regione Spacca, il sindaco Fiordomo, gli assessori Bravi e Marinelli e il presidente del consiglio dei marchigiani all’estero Berionni che ha letto un messaggio del presidente della camera Boldrini. L’allestimento del Museo dell’emigrazione marchigiana è stato curato da ETT s.pa. azienda leader in Italia nella progettazione e realizzazione di percorsi museali multimediali. Sono stati predisposti ambienti innovativi, in grado di far vivere esperienze coinvolgenti. Un primo livello racconta il contesto generale dell’emigrazione attraverso nove ambienti: la decisione di partire, la preparazione del viaggio, il porto, il viaggio in ferrovia, la miniera, le mete migratorie, l’emigrazione in genere, storie di successo, il legame tra gli emigrati e le Marche. Un secondo livello contestualizza questi aspetti alla situazione marchigiana, mentre un terzo espone materiale (oggetti e documenti, molti donati dai discendenti degli stessi emigrati) che racconta la vicenda migratoria con testimonianze dirette. Il Museo accompagna e coinvolge il visitatore attraverso un itinerario fisico ed emozionale destinato a ripercorrere la storia del fenomeno migratorio e a riannodare quei legami profondi che hanno unito e uniscono, ancora oggi, le Marche alle comunità di emigranti. “La visita - ricordano gli organizzatori - si trasforma in un’esperienza viva e vitale, dove la lezione di quanti, con tenacia e perseveranza, hanno contribuito alla crescita di tanti Paesi, sia monito per le giovani generazioni a non dimenticare le proprie radici”.

Fonte sito Comune di Recanati


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