Boom di visite al Museo dell'Emigrazione


Sono gia’ arrivati da varie scuole del maceratese, Pesaro, Senigallia e durante le festivita’ anche da Bologna ed altre localita’ fuori regione. Inaugurato da pochi giorni, il Museo dell’Emigrazione di Recanati e’ stato subito preso d’assalto da intere famiglie, spesso alla ricerca di notizie su nonni, bisnonni, zii partiti dalle nostre zone in cerca di fortuna agli inizi del novecento e nei decenni successivi. Basta infatti inserire il nome ed e’ probabile che si riesca a ricostruire albero genealogico, anno d’imbarco e destinazione e scoprire così le proprie radici. Ma il data bace multimediale è solo una delle tante attrattive presenti nella struttura museale incastonata a Villa Colloredo Mels, dove grazie alla disponibilità del Comune di Recanati sono stati predisposti ambienti innovativi in grado di far vivere esperienze coinvolgenti. Un primo livello racconta il contesto generale dell’emigrazione attraverso nove ambienti: la decisione di partire, la preparazione del viaggio, il porto, il viaggio in ferrovia, la miniera, le mete migratorie, l’emigrazione in genere, storie di successo, il legame tra gli emigrati e le Marche. Un secondo livello contestualizza questi aspetti alla situazione marchigiana, mentre un terzo espone materiale (oggetti e documenti, molti donati dai discendenti degli stessi emigrati) che racconta la vicenda migratoria con testimonianze dirette. Il Museo accompagna e coinvolge il visitatore attraverso un itinerario fisico ed emozionale destinato a ripercorrere la storia del fenomeno migratorio e a riannodare quei legami profondi che hanno unito e uniscono, ancora oggi, le Marche alle comunità di emigranti.

Fonte sito Comune di Recanati


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