Il Prof. Felici si dimette dal CDA, chiedono la rifondazione del centro


Le dimissioni del Prof. Lucio Felici dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani rappresentano un nuovo passaggio problematico per la vita dell’Ente. “La mia decisione è maturata con intendimenti costruttivi – si legge nella lettera di dimissioni del Prof. Felici – nella convinzione che il centro studi necessiti di un radicale rinnovamento delle cariche e dell’assetto statutario, tale da consentire un’adeguata ripresa delle attività scientifica, finalità che giustifica l’esistenza stessa di un istituto culturale che vuole essere, come recita la sua denominazione, un organismo dedicato “agli studi leopardiani”. Nel corso dell’Assemblea del Centro Studi e delle Celebrazioni Leopardiane del 29 giugno scorso il Sindaco Francesco Fiordomo ha incontrato autorevoli esponenti del Comitato Scientifico ed Olimpia Leopardi. I Professori Blasucci, Prete e Leonardi hanno ribadito nel corso dell’Assemblea che se il Centro Studi non viene rifondato, rivedendo lo Statuto in modo che sia la comunita’ scientifica ad avere un ruolo preminente, se non si torna alle attivita’ culturali e di promozione sospese da tempo (come ad esempio le borse di studi per giovani studenti) seguiranno il Prof. Felici e lasceranno, seppure con grande dispiacere, il Centro Studi. “Una situazione preoccupante, ai problemi economici e organizzativi si aggiunge questa dura presa di posizione da parte di studiosi ed intellettuali di fama internazionale- commenta il Sindaco Fiordomo-. Occorre cambiare subito, altrimenti continuera’ l’agonia. Ho chiesto ai professori Felici, Blasucci, Prete e Leonardi di non abbandonare a se stesso il Centro anche se di ragioni ne hanno moltissime, sono le stesse che sostengo da tempo. Abbiamo bisogno della loro passione, del loro impegno, del loro amore per Leopardi e la Citta’ di Recanati. Il Comune e’ pronto a fare la sua parte sotto il profilo organizzativo e di sostegno finanziario ma la politica deve uscire definitivamente da questa istituzione culturale. Troppi danni sono stati causati da commistioni di ruoli ed il coinvolgimento di soggetti esterni al mondo accademico e degli studiosi. Privati cittadini e il mondo economico devono sostenere il Centro Studi, non dirigerlo o condizionarlo nelle scelte culturali. Questo e’ il nuovo corso chiesto dal comitato scientifico, nuovo corso indispensabile che noi siamo pronti a sostenere, in modo trasparente ed attivo”.

Fonte sito Comune di Recanati


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