Impronte d'acqua, guida alle fontane storiche di Loreto
Giovedì 17 luglio 2014, alle ore 17:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Loreto, verrà presentato il volume “Impronte d’acqua – Guida alle fontane storiche di Loreto”, realizzato dal Gruppo Incisori lauretani ed edito dalla Controvento Editrice di Loreto.
Alla manifestazione
interverranno il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti, l’assessore alla
Cultura Maria Teresa Schiavoni, Padre Giuseppe Santarelli, Vincenzo Oliveri
della Controvento Editrice, Valentina Nardi dell’Associazione Orme
Lauretane, Alfredo Poppese e gli altri componenti del Gruppo Incisori
Lauretani composto da Florelia Frisoni, Piero Piangerelli, Giuseppe
Cappelletti, Rachele Fomasi, Anna Maria Natalini e Tiziana Romitelli.
Le fonti storiche presenti nel territorio comunale rappresentano un
patrimonio storico e monumentale di grande valore per il quale di recente il
Comune di Loreto, d’intesa con la Regione, ha varato un piano di restauro
architettonico e di recupero funzionale. Il progetto ha costituito
l’occasione per il Gruppo Incisori Lauretani di realizzare un libro d’arte
dedicato appunto a questi manufatti.
“Fonti e fontane storiche
di Loreto”, consultabile presso l’Archivio-museo della Santa Casa e presso
la biblioteca comunale, contiene otto incisioni, tante quante sono le
fontane storiche, eseguite con la tecnica dell’acquaforte.
Ora le riproduzioni di quelle incisioni sono entrate a far parte di
“Impronte d’acqua”, una piccola guida alle fontane storiche di Loreto,
realizzata dal medesimo gruppo di artisti, con lo scopo di dare a tutti
l’opportunità di conoscere un percorso turistico nel quale si uniscono
architettura, arte, tecnologia idraulica, procedure di restauro.
“La guida – ha detto Vincenzo Oliveri - si apre con alcuni cenni storici
relativi alla progettazione e costruzione dell’acquedotto degli Archi a
partire dal 1603 per decisione dell’allora Governatore della Santa Casa e
rimasto in funzione fino alla fine del XIX secolo. Un’opera ingegneristica
imponente per l’epoca, capace di portare l’acqua della sorgente di Varano di
Recanati fino al centro di Loreto, passando con la sua condotta sotto il
Montereale e del quale è ancora possibile ammirare la struttura lungo la
strada che congiunge la cittadina leopardiana a Loreto. Seguono le schede e
le immagini odierne delle otto fontane comprese nell’intervento di restauro,
per qualcuna già ultimato, iniziando da quella certamente più famosa per
turisti e pellegrini, cioè la Fontana della Madonna, al centro della piazza
antistante la basilica. Per essa, come per le altre, gli autori forniscono
alcuni cenni storici e curiosità. La Fonte della Buffolareccia, ad esempio,
deve il suo nome al fatto che lì si abbeveravano i bufali che trainavano i
carri con i materiali necessari alla costruzione della basilica, provenienti
dalle cave toscane di Carrara e sbarcati a Porto Recanati. Così la Fonte del
Carpine, che si trovava a margine dei boschi di carpino che coprivano le
colline intorno a Loreto, lungo la strada che giungeva da Monte Santo detta
un tempo “via del Credo” perché prima di giungere alla fontana i pellegrini
dovevano recitare trentatré volte la preghiera del Credo. A fianco di
ciascuna scheda, la guida propone l’acquaforte ripresa dal volume d’arte del
Gruppo Incisori Lauretani, che con questa nuova iniziativa hanno voluto
restituire valore in maniera del tutto originale a una rete di manufatti
che, al di là della funzione originaria, testimoniano efficacemente quale
fosse in chi amministrava Loreto l’attenzione e la consapevolezza del ruolo
crescente della cittadina legata al santuario mariano. La guida, infine, è
corredata di una mappa utile a individuare le fontane storiche e apprezzarne
così struttura e funzioni”.